1965 - Un portovenerese a Pasadena calcola e manovra le orbite delle sonde

 

 

      

       Mentre questo articolo va in macchina, forse è già avvenuto il grande miracolo della prima trasmissione, con mezzi elettronici realizzati dall’uomo, dalla bella distanza di 360 milioni di chilometri da parte della sonda spaziale americana Mariner 4, passata a meno di 10 mila chilometri dal pianeta Marte! Lasciando alla cronaca i particolari del grandioso avvenimento, vorremmo mettere in rilievo due significative coincidenze: luglio 1897, il telegrafo senza fili, inventato circa due anni prima dal giovane Guglielmo Marconi, batte nelle acque del Golfo della Spezia il suo primo record di portata; luglio del 1965, il record del mezzo miliardo di chilometri da Marte. Circa 19 chilometri nel 1897 alla Spezia; la suddetta cifra fantastica oggi: in appena sessantotto anni di progresso sulla scia luminosa del grande bolognese, a 77 anni dalla realizzazione in laboratorio delle « onde elettriche » da parte del fisico tedesco Enrico Hertz, ad un secolo di distanza dalla dimostrazione matematica della loro esistenza (datante in natura dal biblico « Fiat lux ») fatta dal celebre fisico inglese Clerk Maxwell.
       Tornando alle esperienze della Spezia, condotte su invito della Marina militare dallo stesso Marconi (allora poco più che ventenne), esse ebbero inizio preliminare nei giorni 10, 11, 12 e 13 luglio fra i punti fissi del Golfo a distanze sui 3 mila metri. Il giorno 14 luglio ebbero inizio prove in mare. Ho sempre viva fra le mie immagini giovanili quella del piccolo rimorchiatore N.8 con l’albero insolitamente prolungato che, prima navicella in tutto il mondo, aveva avuto la ventura di portare un’antenna marconiana! Il natante si era attardato a lentissimo moto, nei giorni 14, 15 e 16 luglio, nelle calanche di Porto Venere e della Palmaria, ricevendo i segnali di una stazione sperimentale sistemata nel laboratorio elettrico di San Bartolomeo. Nei giorni 17 e 18 luglio, gli apparecchi erano stati trasportati sulla corazzata « San Martino » e la ricezione fu possibile al largo del Tino fino alla distanza massima di 18.600 metri (nel maggio precedente Marconi aveva raggiunto in Inghilterra 14,5 chilometri fra posizioni terrestri). Alla Spezia la radiotelegrafia aveva avuto il battesimo dell’acqua salsa... Era nata la radiotelegrafia per i naviganti... Successivamente (anno 1899) veniva stabilito altro record (78 chilometri) fra le stazioni dell’isola Palmaria e Gorgona e nel luglio 1900 quello di 220 chilometri fra Palmaria e l’isola del Giglio, superato nel gennaio 1901 in un collegamento inglese fra l’isola di Wright e il capo Lizard (300 chilometri). Poi il grande successo transatlantico del 12 dicembre 1901 a distanza di 3400 chilometri...
       Invero, nessuna scienza o applicazione moderna può vantare uno sviluppo così rapido e strepitoso come quella derivata dall’idea geniale di Marconi. Maxwell aveva provato matematicamente l’esistenza delle onde elettromagnetiche, Hertz vi aveva dato consistenza pratica in laboratorio e Marconi le ali prodigiose che rendono oggi possibile la telefoto, la telemisura e il telecomando spaziale a milioni di chilometri.
       La Spezia, che fu sede dello storico avvenimento che dette il via alle radiocomunicazioni marittime, si è dimenticata di ricordarlo in modo degno ai posteri. Dieci anni fa si era ventilata l’idea, appoggiata autorevolmente, di un ricordo significativo ai giardini o sulla riva del Golfo; ma tutto è passato al limbo delle buone intensioni. Ml dicono che esiste una via intitolata al grande innovatore ma imboscata in zona periferica, fra altre poco conosciuta! Marconi meritava qualcosa di meglio.
       Vorrei anche mettere in evidenza che il Golfo ha fra gli esperti del « Jet Propulsion Laboratory » di Pasadena in California, un suo degno rappresentante, il matematico laureato nella università di Chicago, Ezio Piaggi, capo del reparto di calcolazione delle orbite e « Maneuver Operation Head » delle sonde spaziali, i « Ranger », che hanno trasmesso tempo addietro le fotografie lunari e si accingono ad altre strabilianti realizzazioni e i « Mariners » per Marte. Il Piaggi, di nota famiglia originaria Marolina, è nato a Porto Venere e trasferitosi negli Stati Uniti con i familiari, all’età di dieci anni, vi ha compiuto tutti i suoi studi. Oggi occupa il suo alto ufficio a Pasadena, alla dipendenza del professor Pickering, insignito da Genova della Medaglia Colombiana per i benemeriti nel campo delle comunicazioni.

 

 
     
     

  

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