Con questo mio scritto, iniziato a Milano nel 1990 e
terminato a Casciana nei primi mesi del 1995, mi sono prefisso di
tracciare, nero su bianco, la storia di una casa.
Una casa che, nei tempi della giovinezza, non potevo immaginare
divenisse prima la dimora delle vacanze cascianesi e, poi, quella
definitiva della mia famiglia.
Mi accorgo che con il tempo cresce in me il desiderio di tramandare
notizie.
Forse lo faccio perchè invecchio, ma senz'altro perchè oggi come non mai
sono convinto che la conoscenza delle origini degli uomini e delle cose,
sollecita sentimenti nascosti, sprona a migliorarsi interiormente,
invita a riflettere in silenzio, fa amare di più un po' tutto e
risveglia le sopite tradizioni familiari che tanta unità e pace hanno in
passato donato a chi con devozione le ascoltò e con amore le tramandò.
Le mie indimenticabili, amate zia Anna e mamma Giulia, hanno contribuito
tanto a tramandare.
Certo, hanno tramandato pur sapendo che non tutti ascoltavano.
La "Parabola" insegna che il seme sparso dal contadino, cade sulla
pietra, tra i rovi, nel terreno fertile. Se cade nel terreno fertile,
ecco che germoglia e da i frutti.
La mia presunzione, e non me ne vogliate, mi fa sentire terreno fertile.
Voglio essere umile. Mi sforzo di essere terreno fertile.
Ci sono riuscito?
A voi cari miei figli dedico questo mio scritto; a voi il compito di
rispondere, ma sopratutto di tramandare.
Tramandare con orgoglio e fermezza. Lo hanno fatto i nostri cari per
noi, per voi, per i vostri figli e miei nipoti.
FORZA NOCETI!!
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