copertinaANTOLOGIA CASCIANESE

2001

La copertina riporta un “bozzetto” espressamente compiuto dal generoso e bravo pittore “bagnaiolo” Gian Piero Del Picchia

stampato da Tipografia Fracassi (Casciana Terme) 

 

Casciana invoglia a scrivere. Anche d’estate, quando la calura imperversa, il mio piccolo angolo di lavoro che guarda Parlascio mi chiama, spesso... a scrivere.
Forse mi chiamano “le memorie” che innumerevoli, in parte appese ai muri della stanza, mi guardano e mi parlano. Forse sono i libri che rivestono per intero una delle due pareti più lunghe del locale/studio. Mi chiama senz’altro il silenzio dell’orto, del nostro/mio grande “orto” ottocentesco che racchiude i segreti della mia fanciullezza. Il suo silenzio solo a momenti è rotto dall’abbaiare del buon cane Ghigo.
Poi il suono delle campane della chiesetta di Parlascio che raggiunge Casciana portato dal vento di maestrale. E’ un suono riposante, perché lontano e ovattato, breve.
Questa raccolta di miei scritti, alcuni dei quali già pubblicati sul periodico di Ugo Fracassi “Nuova Casciana”, l’ho voluta intitolare ANTOLOGIA  CASCIANESE, perché?
Perché uno dei miei desideri primari rimane quello di tramandare ricordi, attività scomparse, impressioni, avventure, personaggi, paesaggi del mio luogo natio o comunque ad esso legati che, altrimenti, come cento, mille altre cose, il tempo e la smemoratezza umana farebbero scomparire nella nebbia dei tempi.
E’ certamente la perduta giovinezza che invoglia a ricordare e tramandare ma, perdonate questo “sfogo”, è anche e forse soprattutto, quel tipico, romantico amore che, nonostante le notevoli delusioni, nutro ancora per il mio Paese.
Debbo aggiungere che scrivo anche perché coloro che hanno avuto la bontà di  leggere i miei precedenti scritti, hanno formato coorte ed hanno insistito sino allo spasimo perché continuassi a scrivere
Scrivo, ho scritto, continuo a scrivere anche per loro quindi. Non solo perché mi piace, non solo perché lo scrivere più di ogni altra cosa riesce a riempire le mie giornate cascianesi e non solo per ricordare.
Pubblico questa mia raccolta di scritti per LORO, che sono pochi ma, fedeli, gentili e amanti del loro Paese. Sono anche di buon palato, LORO, visto che apprezzano le mie opere (?).
E pubblico, con l’intento di devolvere il ricavato (se ricavato ci sarà), alle Organizzazioni, alle Istituzioni, alle Iniziative paesane che al momento opportuno cercherò di individuare come bisognose e meritevoli, non solo di pecunia, ma di incoraggiamento. Incoraggiamento ad insistere ad operare nonostante questo mondo appaia così poco riconoscente e molto cinico.
 
  Post scriptum
Questa “Antologia cascianese” vi accorgerete che è divisa in due capitoli.
Uno, il primo, è l’Antologia cascianese vera e propria, l’altro, il secondo, è un’Appendice ed una errata corrige al mio precedente libro BAGNI DI CASCIANA 1939-1944.
Quest’appendice ed errata corrige è da tempo che ai miei cari amici lettori sentivo di doverla. Doverla, per tre motivi  ben precisi: 
· informarli di ciò  che il mio scritto di allora ha provocato in chi con attenzione ebbe modo di leggerlo; 
· dare soddisfazione a coloro che, leggendomi, si sentirono colpiti da mie imperdonabili disattenzioni, superficialità, dimenticanze;
· integrare con testimonianze e sopravvenute ricerche ciò che, spesso imperdonabilmente, il mio scritto di allora omise.
Il secondo capitolo di questo mio nuovo libro quindi, per comprenderlo appieno,  costringerà a riprendere in mano ed in parte a rileggere il mio BAGNI DI CASCIANA 1939-1944.
Chissà, forse riaprendolo ed in parte rileggendolo, potranno venire alla mente  avvenimenti e/o notizie di interesse storico o storiografico utili alla “memoria” dei cascianesi.
Mi auguro che ciò avvenga. Il nostro passato fu gioia, dolore, entusiasmo, sacrificio, lavoro, impegno, speranza di un intero popolo.
Chi non sente il desiderio di conoscere e tramandare il  “passato” non ha “futuro”. E, attenzione, gli ultimi colpi di coda di ideologie criminali, sconfitte dalla storia, hanno tentato e tentano con ogni mezzo di farci dimenticare il passato o meglio di cancellare il passato. Quello che loro vogliono, noi invece non lo vogliamo. Noi, io con voi, vogliamo fortemente ricordare e fortemente tramandare la nostra civiltà e la nostra storia.

INDICE                                                                                                              
 
 Introduzione
 
CAPITOLO  PRIMO
Il leccio di Via dell’Arco
La Sorgente
La Transumanza
Benito è nato nelle Rocche
Trilogia di feste
             La trebbiatura
             La vendemmia
             Il maiale
Ottorino
Il bucato
Anno Santo
L’Indice
La Piazza
La Società del tempo permettendolo
Lux
La riserva indiana
Prodotti genuini
             Il vinello
             Il vin santo
             Il vin dolce
             Il pane fatto in casa
I Bei
Goffredo
 
CAPITOLO  SECONDO
Appendice a BAGNI DI CASCIANA  1939 – 1944
Cerimonia al Camposanto
Messaggi
Desiderio di colmare lacune
Internati greci a Casciana
Gli ebrei a Casciana
 
Errata corrige di  BAGNI DI CASCIANA 1939-1944
La guerra e Casciana di Gioacchino Coppini

DISPONIBILITA'                                                                                              

                                                    
il libro è reperibile rivolgendosi a:
Edizioni NUOVA CASCIANA - Via Tosco Romagnola 212H -56025 PONTEDERA (PI)
Tel. Cell. 380.5269788 - email: labottegadellastampa@email.it

 
 
 

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